venerdì 27 gennaio 2017

D-Day

Questa mattina ho sentito Francesca verso le 645, l'ho sentita forte e motivata, il lungo cammino che l'ha portata al D-Day l'ha segnata e i giorni trascorsi in Ospedale non hanno di certo aiutato a migliorare lo stato d'animo ma, comunque, è sul pezzo e la chiarezza dell'obiettivo da raggiungere la rende quasi invulnerabile... è lo spirito giusto.
Io ho deciso di aspettare in albergo, sono tranquillo, ho estrema fiducia e le parole del dr. Pollo mi hanno tolto ogni dubbio, è davvero uno che sa il fatto suo e rende il tutto "easy" quasi surreale, sembra che per lui operare sia l'equivalente di una partita alla PlayStation... direi che per i miei parametri ... promette bene :-)
Dicevo... aspetto in albergo e tra un a partita di tennis, qualche film  e insulsi talk show rispondo ai messaggi che arrivano abbastanza numerosi alla ricerca di qualche aggiornamento.
Alle 1400 (prima deadline) chiamo e una voce femminile dice che è tutto ok ma ci vorranno ancora un paio o tre ore... non mi resta che aspettare. Verso le 1630 squilla il telefono e un'altra voce femminile mi informa che è tutto ok... parto e durante il viaggio ricevo la chiamata di Francesca che, dall'oltretomba, mi dice che sta bene....
Arrivo, la vedo e noto subito che la sua faccia ha già cambiato espressione... la vedo serena, provata ma serena, il peggio è passato... e l'incubo finalmente è finito... sono felice.

Daniele

3 commenti:

  1. Grazie Daniele per questo D-Day! Sono felicissima che Francesca sta bene! !!!

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  2. Grazie Daniele per questo D-Day. Sono felicissima che Francesca sta bene! !!!

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