martedì 17 gennaio 2017

Prima giornata in ospedale...impressioni personali

Quando si dice "ho avuto una giornata di merda" ecco non troverei parole migliore per descrivere questa giornata. Una di quelle che non dimenticherò facilmente, una brutta schifosa giornata. Se questo è l'inizio della mia nuova vita...andiamo bene. Rivoglio quella vecchia! Una giornata di rabbia di delusioni di incazzature, e di paura, Una giornata di tristezza, pianti e tanta voglia di tornare a casa nel mio guscio e tenermi sto cazzo di Parkinson.

Spero davvero che tutto ciò serva a qualcosa, perché, cavoli quanti sacrifici.
Spero sia come dicono del parto, che al momento che hai il tuo bambino in braccio dimentichi tutto il dolore passato.
Spero!

Vivo in Svizzera uno se non il paese più ricco al mondo, è vero abbiamo dei salari alti rispetto agli altri paesi ma vivere in Svizzera costa caro e la sanità è una delle più costose al mondo...quindi un po' di aspettative le hai!

Quando mi l'infermiera mi mostra la camera dove passerò le prossime settimane, sbianco.
Una camerata con 6 letti il mio "ovviamente" si trova nel mezzo quindi ho un letto alla mia destra e uno alla mia sinistra, tra un letto e l'altro ci saranno 40 cm, lo spazio per un comodino e per scendere dal letto senza dover scavalcare il letto vicino. Il bagno, ovviamente è solo, non ci sono asciugamani non c'è posto dove mettere la mia roba, devo tenere la valigia chiusa ai piedi del letto e aprirla ogni volta che mi serve qualcosa. Non so forse sono viziata ma queste condizioni mi sembrano da terzo mondo. Ho una crisi di panico, io lì dentro non ci posso stare.

Cerco il modo di farmi cambiare camera, pagando si ottiene tutto, viviamo in un modo dove il denaro è fondamentale. Non compri la salute (non in tutti i casi) nè l'amore (e anche qua ci sarebbe discutere) e nemmeno l'amicizia  ma altrimenti compri tutto. Quindi i soldi, che non sono pochi e per averli ho fatto la colletta fra tutti i parenti, più una telefonata da parte del mio neurologo mi permettono di trasferirmi in una camera con 2 letti ma con il bagno in corridoio in comune con un altra camera. A me sembra incredibile!

L'infermiera, la fisioterapista, il neurologo, nessuno che parli una sola parola di italiano eppure l'italiano è una delle lingue ufficiali in Svizzera, possibile che in un ospedale di questo calibro non abbiano qualcuno che parli italiano o che traduca? 
Comunichiamo in inglese che non è la mia lingua e neppure la loro, quindi loro si spiegano male e io capisco peggio.
Non sono qua per fare un banale intervento, sono spaventata, preoccupata, impaurita...come si fa a descrivere i sintomi come quelli del parkinson, che a volte non riesco a spiegarli nemmeno a me stessa,  in un altra lingua?

Parliamo del mio piano terapeutico? Avevano una lista dei medicamenti da prendere che era completamente sbagliata, e per fortuna che mi ero preoccupata di portarmi i farmaci da casa, che sto prendendo ma che nessuno si sta preoccupando di controllare.
A me tutto questo mi sembra scandaloso, preoccupante e mi fa incazzare di brutto!
Cosa vorrei ora? Vorrei tornare a casa!

Finiamo in bellezza? La mia compagna di camera russa come un orso in letargo e vai!


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